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IL PAESE DEI BALOCCHI ‘RIFLESSIONE SUGLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO DEL TEMPO DELLE RETI

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Martedì  11 Novembre  presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, alle  ore 17.00
con la conferenza di Maura Franchi dell’Università di Parma sul tema

IL PAESE DEI BALOCCHI ‘RIFLESSIONE SUGLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO DEL TEMPO DELLE RETI’
inizia il secondo ciclo di incontri  VIAGGIO NELLA COMUNITÀ DEI SAPERI – Istruzione e Democrazia,
organizzato dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto  di Storia Contemporanea.


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SANITÀ IN TEMPO DI GUERRA

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Siete invitati a partecipare sabato 8 novembre alle ore 17.00, presso Villa  del Semiario – Istituto Don Clalbria- Città del Ragazzo, viale Don Calabria 13 (3° Km via Comacchio), all’incontro sul tema ” Sanità in tempo di Guerra”.

Daniele Ravenna,
direttore generale del Ministero dei Beni Culturali, parlerà dei libri: Gaetano Boschi- sviluppo della pschiatria di Guerra di Leonardo Raito  (Carrocci editore 2010) e Zaino di Sanità di Corrado Tumiati (Gaspari editore 2009).

L’incontro organizzato dall’Istituto di Storia Contemporanea e dall’Istituto don Calabria in collaborazione con L’Associazione “De hunanitate Sanctae Annae” e con l’Associazione “Pico Cavalieri” è inserito nel programma delle manifestazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale.

Villa Seminario che ospita ora l’Istituto Don Calabria- Città del Ragazzo è stato il primo ospedale per malati di nevrosi di guerra. Vi furono ricoverati fra gli altri gli artisti Giorgio De Chirico, Alberto Savinio, Carlo Carrà

 

Programma

Saluti:
Saluto delle Autorità
Giuseppe Sarti – Direttore dell’Istituto Don Calabria
Massimo Masotti – Presidente dell’Associazione “De humanitate Sanctae Annae”
Donato Bragatto – Presidente Associazione Culturale di Ricerche Storiche “Pico Cavalieri”

Daniele Ravenna – Direttore Generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT)
presenta i libri:

“Gaetano Boschi – Sviluppo della psichiatria di Guerra”
di Leonardo Raito
Carrocci Editore, 2010

“Zaino di Sanità”
di Corrado Tumiati
Gaspari Editore, 2009
Sarà presente Leonardo Raito.

 

Per visualizzare l’intera locandina clicca qui: Sanità di Guerra invito 8 novembre


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IL GHETTO DI VARSAVIA – Giornata di studio

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Il 3 novembre a Ferrara una Giornata di studio svela la manipolazione e la propaganda dei nazisti sul Ghetto di Varsavia


Lunedì 3 novembre la città di Ferrara sarà sede di un’importante giornata di studio aperta a tutta la cittadinanza sul ghetto di Varsavia, frutto della collaborazione avviata già da alcuni anni tra l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e il Mémorial de la Shoah di Parigi.

Una lectio magistralis del Prof. Georges Bensoussan, storico e responsabile editoriale del Mémorial de la Shoah di Parigi e la proiezione di “A Film Unfinished” della regista israeliana Yael Hersonski, rarissimo documentario con filmati di epoca nazista proprio sul ghetto,  saranno i momenti cardine di questa iniziativa (si veda il programma nei dettagli), realizzata grazie alla partecipazione del MEIS – Museo Nazionale dell’ebraismo italiano, con cui di recente la prestigiosa istituzione francese ha siglato un accordo di cooperazione culturale, con l’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara e con il  Pitigliani Kolno’ a Festival di Roma, e con il patrocinio di Comune, Provincia,  Università degli Studi e  Comunità Ebraica di Ferrara.

 

Il Ghetto di Varsavia fu il più grande degli oltre mille ghetti istituiti dai nazisti tra l’autunno 1939 e l’agosto 1944 nei territori occupati dell’est europeo (principalmente in Polonia, ma anche in Lituania, Lettonia, Ucraina) per rinchiudervi gli ebrei in attesa di “risolvere definitivamente la questione ebraica”. Creato il 12 ottobre 1940 nella parte più povera della città e subito circondato da un alto muro di cinta per evitare ogni contatto con la parte “ariana” di Varsavia, il ghetto arriverà in pochi mesi a imprigionare più di 450.000 persone. Le condizioni di prigionia in cui gli ebrei furono costretti a vivere furono talmente spaventose da rendere, di fatto, il ghetto di Varsavia e tutti gli altri ghetti (pur con sensibili differenze) l’anticamera della morte, ovvero una tappa intermedia nella politica di sterminio messa in atto dal regime di Hitler. Il sovraffollamento, la denutrizione, le terribili condizioni igieniche provocarono la morte di centinaia di migliaia di persone, soprattutto bambini e anziani, al punto che almeno un terzo della popolazione del ghetto di Varsavia morì di fame e di stenti.

Il 22 luglio 1942, i tedeschi diedero il via alle cosiddette “Aktionen” (procedure di svuotamento progressivo del ghetto mediante deportazioni sistematiche), trasferendo gli ebrei, a gruppi di migliaia alla volta, verso il centro di sterminio di Treblinka dove trovarono una morte immediata nelle camere a gas. Due mesi più tardi, nel settembre 1942, nel ghetto rimanevano circa 50.000 persone, di cui almeno 20.000 in condizioni di clandestinità per scampare alle deportazioni. Dopo la rivolta eroica e disperata della primavera successiva (aprile-maggio 1943), il ghetto venne definitivamente liquidato, raso al suolo e le ultime migliaia di ebrei rimasti in vita furono deportati e uccisi a Treblinka. Solo un piccolo gruppo di persone riuscì a mettersi in salvo fuggendo clandestinamente attraverso le fogne.

Allo stesso modo, già dalla fine del 1941, tutti i ghetti istituiti dai nazisti vennero progressivamente svuotati e i loro abitanti uccisi nei camion a gas di Chelmno o nei tre centri di messa a morte per gli ebrei di Treblinka, Sobibor e Belzec.

 

La lectio magistralis del Prof. Georges Bensoussan, in programma alle 17.00 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Economia e Management, offrirà elementi di comprensione sulla politica dei ghetti nazisti, analizzandola come una tappa significativa nel percorso di distruzione dell’ebraismo europeo. Inoltre, focalizzando l’attenzione su fonti primarie ancora troppo poco conosciute (archivi e testimonianze delle vittime rinchiuse nel ghetto, ma anche testimonianze della visione dei carnefici che fotografarono e filmarono gli effetti della loro azione di annientamento) si cercherà di stimolare una riflessione sulla conoscenza e sull’uso che oggi facciamo di tali fonti.

 

Alle 21.00 seguirà presso la Sala Boldini la proiezione gratuita di A Film Unfinished (Shtikat Haarchion, Il silenzio dell’archivio) di Yael Hersonski (Israele 2010, 89’, v.o.sott.it.), preceduta da un’introduzione di Laura Fontana, Responsabile per l’Italia del Mémorial de la Shoah e Responsabile Attività di Educazione alla Memoria del Comune di Rimini.

Si tratta di un documento originale sulla propaganda nazista nel ghetto di Varsavia, scaturito dal ritrovamento nei sotterranei di un archivio nell’ex Germania orientale, cinquant’anni dopo la fine della guerra, di quattro bobine di un film girato dai nazisti proprio nel ghetto, nel maggio 1942. Appena tre mesi prima dell’inizio delle deportazioni verso il centro di sterminio di Treblinka, le immagini mostrano una sorprendente contraddizione tra la miseria e la sofferenza di molti e il benessere di pochi fortunati.

Solo in seguito furono scoperte altre bobine con le stesse scene ma riprese da altre prospettive. Ma soprattutto emerse un rozzo pre-montaggio che suggeriva l’idea di un vero e proprio film concepito alle spalle di questo footage, in sostanza di un copione che mostrava tutta la forza del messaggio manipolatorio della propaganda nazista che avrebbe voluto comunicare agli spettatori l’idea di una “bella vita” condotta dagli ebrei nel ghetto, smentendo la drammaticità dei racconti sulla persecuzione ebraica.

Il lavoro straordinario compiuto dalla Hersonski – nipote di una sopravvissuta del ghetto di Varsavia -deriva anche dal fatto che è riuscita a rintracciare alcuni sopravvissuti di quel luogo, i quali, ripercorrendo le immagini girate dai nazisti, raccontano cosa ricordano di quei tragici giorni e, soprattutto, svelano la finzione della pellicola. Dalle sue indagini fu possibile ricostruire una sorta di doppio film, da un lato, un “normale” documentario delle terribili condizioni di vita nel ghetto, dall’altra la finzione imposta dai nazisti che organizzarono una vera e propria messa in scena con le vittime trasformate in attori e protagoniste di finti pranzi, ricevimenti, musica e feste, a dimostrare che gli ebrei non se la passavano poi così male.

Se per molti anni il documentario è stato utilizzato come fonte primaria senza metterne in discussione l’autenticità assoluta, quanto possiamo fidarci delle immagini e ritenerle vere?

 

Programma della giornata del 3 novembre (vedi file pdf)

Didascalie foto: Scene di strada nel ghetto di Varsavia: vendita di bracciali con una stella di David.1940-1942 © CDJC/Mémorial de la shoah

 

Per visualizzare la locandina clicca qui:
cartolina

Per visualizzare il programma clicca qui:
programma 3 novembre 2014

Per visualizzare le dispense clicca qui:
Dispensa – ghetto varsavia
Dispensa – film unfinished

 


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Viaggio e Memoria tracce, parole, segni sulle orme dei cittadini ferraresi di religione ebraica deportati ad Auschwitz

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Martedì 21  ottobre 48 studenti  del Liceo artistico “D. Dossi” e dell’Istituto Tecnico ” Aleotti ” con i loro insegnanti e il dirigente scolastico e 50 adulti partiranno per un significativo viaggio della memoria nell’ambito del progetto

Viaggio e Memoria tracce, parole, segni sulle orme dei cittadini ferraresi di religione ebraica deportati ad Auschwitz

posto in essere dal nostro istituto in collaborazione con il MEIS e gli istituti scolastici citati.


Il progetto è stato valutato positivamente  dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna che ha dato un contributo per sostenere il viaggio degli studenti.

 

 

Progetto

Viaggio e Memoria tracce, parole, segni

sulle orme dei cittadini ferraresi di religione ebraica deportati ad Auschwitz

 La comunità ebraica ferrarese, la cui presenza risale fin dal 1100, negli anni trenta del secolo scorso era composta da circa 700 cittadini, dei quali molti in primo piano nella vita culturale ed economica della città, basti pensare che l’avvocato ebreo Renzo Ravenna  ricoprì la carica di Podestà di Ferrara fino alla primavera del 1938. Con la promulgazione dalle Leggi Razziali del 1938, da cittadini liberi sono costretti alle violente discriminazioni imposte da questa normativa, fino ad arrivare, dopo l’Istituzione della Repubblica Sociale nell’ottobre del ’43 ai primi arresti e  alle deportazioni.  Più di cento ebrei ferraresi vennero brutalmente deportati prima al campo di smistamento di Fossoli, e  poi nei campi di sterminio nazisti. La maggior parte degli ebrei  ferraresi trovò la morte  ad Auschwitz. Ne fecero ritorno solamente cinque.

Ente promotore:   Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Soggetti coinvolti:  Liceo artistico “D.Dossi”

Istituto Tecnico “Aleotti”

Museo nazionale dell’ebraismo e della shoah (MEIS)

Obiettivo

Il progetto si propone  di “seguire” le tracce di quei cittadini ferraresi di religione ebraica, che vivevano pienamente integrati nella vita della città e spesso ne erano importanti protagonisti, nel loro doloroso percorso di deportati per far conoscere agli  gli studenti partecipanti non solo la storia della deportazione in generale ma la storia del loro territorio del loro “vicino”, dei “banchi vuoti” lasciati dagli studenti ebrei nelle scuole da loro oggi frequentate,   ma soprattutto renderli  consapevoli di cosa significa la perdita dei diritti umani che le dittature fascista e nazista hanno perpetrato nei confronti dei cittadini di religione ebraica.

 

 Contesto, azioni collaterali

 

  • Lavoro di ricerca con gli studenti della  classe IV  del liceo “D. Dossi” sul tema Viaggio e Memoria
  • Realizzazione con gli studenti del Liceo “D. Dossi” della mostra Viaggio e Memoria: tracce, parole, segni  che è stata aperta al MEIS in occasione del Giorno della Memoria 2014 (26 gennaio 2014)
  • Ciclo di incontri nei mesi di settembre/ottobre 2014 presso l’istituto di Storia Contemporanea:

1)     La Comunità ebraica ferrarese dopo le leggi razziali

2)      Presentazione del  sito web  “I Nomi della Shoah Italiana. Memoriale delle vittime della persecuzione antiebraica 1943-1945” a cura  Liliana Picciotto del CDEC

3)      Storia delle famiglie ferraresi Ravenna e Pesaro

4)      I deportati ferraresi tra storia e memoria

 

Viaggio ad Auschwitz

Il viaggio previsto nel mese di ottobre 2014 per un numero di 50 studenti più accompagnatori

 

Attività di verifica

  • Incontri  di presentazione dei risultati da parte degli studenti  partecipanti al viaggio  con le classi che intendono procedere in futuro ad un percorso di ricerca simile a quello svolto
  • Presentazione pubblica del lavoro di documentazione  di tutto il percorso (video)  realizzato dagli studenti.

 Anna Maria Quarzi

PROGRAMMA

Viaggio e memoria: FERRARA, SALISBURGO, CRACOVIA, CAMPO DI CONCENTRAMENTO di  AUSCHWITZ e di BIRKENAU.

ENTE PROMOTORE: ISTITUTO DI STORIA CONTEMPORANEA.                  SOGGETTI COINVOLTI: LICEO ARTISTICO “DOSSO DOSSI”, ISTITUTO TECNICO “ALEOTTI”, MUSEO NAZIONALE DELL’EBRAISMO E DELLA SHOAH (MEIS), ANPI – FERRARA.

PERIODO 21 – 25 OTTOBRE: 5 giorni, quattro notti, hotel tre stelle a Salisburgo, hotel quattro stelle a Cracovia, ½ pensione (pranzi liberi).  Viaggio con due pullman e due autisti per ogni pullman. Partecipazione di 49 studenti ( classe V Dosso Dossi e classe IV Istituto Tecnico Aleotti)

Martedì 21 ottobre: Ferrara – Salisburgo. Nel pomeriggio, ore 15.30 – 18.30, visita alla città, libera per gli studenti, guidata per gli adulti. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel a Salisburgo.

Mercoledì 22 ottobre: colazione e partenza per Cracovia, arrivo in tarda serata. Pranzo libero. Cena e pernottamento a Cracovia.

Giovedì 23 ottobre: al mattino colazione e visita guidata ai campi di concentramento di AUSCHWITZ e di BIRKENAU

Pomeriggio incontro con i rappresentanti dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia

Cena e pernottamento.

Venerdì 24 ottobre

colazione, visita alla città di Cracovia:  visita al Castello Reale di Wawel  dove c’è il quadro “La Dama con l’Ermellino” di Leonardo Da Vinci. Pranzo libero. P

Pomeriggio visita alla miniera di sale di WIELICZKA. Cena e pernottamento.

Sabato 25 ottobre: colazione e ritorno a Ferrara (arrivo previsto ore  22 circa)


Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Vicolo Santo Spirito 11 44121 Ferrara
Tel e Fax: 0532/207343
Email: istitutostoria.ferrara@gmail.com